Brivido durante la «passeggiata»

MILANO - Uno schizzo di ammoniaca ha investito l’astronauta Nicholas Patrick durante la passeggiata cosmica durata cinque ore e 54 minuti. Tra gli astronauti all’interno della stazione e fra i controllori al centro di Houston è corso un brivido di preoccupazione. Si temeva un contaminazione della tuta, magari qualche danno e comunque l’inquietudine per il rientro: Patrick, se inquinato, poteva generare all’interno della base un rischio per l’atmosfera e quindi per la respirazione. Quindi si è proceduto subito a un rigoroso controllo il quale ha dimostrato che Patrick era un uomo fortunato: la sua tuta non era stata investita dal getto, quindi non era contaminato e poteva rientrare senza problemi. Così con Robert Behnken ha completato il lavoro di connessione delle linee esterne di ammoniaca che collegano il modulo Destiny al nuovo Nodo-3 Tranquillity fornito dall’ESA europea e necessarie per smaltire il calore generato dai vari sistemi. Ciò ha permesso finalmente di accendere la luce su Tranquillity, attivare il condizionatore, i computer e gli altri marchingegni. Una seconda linea esterna di ammoniaca sarà connessa nella prossima terza passeggiata.

PERICOLO CONDENSA - «È stato un piacere guardarvi mentre lavoravate là fuori – ha detto ai due meccanici cosmici il comandante George Zamka appena hanno varcato la soglia della stazione – Perché conosco quanto sia difficile ogni operazione mentre voi facevate sembrare tutto molto facile: bravi». Tra i compiti soddisfatti c’è stata anche l’applicazione di un pannello al vano dove andrà sistemata la cupola lunedì per evitare un guaio molto terrestre: impedire cioè che si faccia della condensa all’interno a causa della grande differenza di temperatura. Ciò potrebbe alterare i meccanismi di aggancio. I controllori di Houston hanno deciso di allungare di un giorno la missione e quindi l’atterraggio è ora previsto per domenica ventura. L’estensione servirà a completare il trasferimento di alcuni apparati dalla stazione a Tranquillity. Tra questi c’è anche il purificatore dell’urina in acqua potabile che continua a funzionare non bene perché genera troppa poca acqua. L’allungamento della spedizione consente agli astronauti dello Shuttle di dare una mano più significativa ai colleghi della stazione nella risistemazione degli apparati. Controllando che funzionino. Intanto si sta predisponendo il braccio robotico per l’operazione di ricollocazione della cupola nata a Torino dalla quale gli astronauti godranno uno spettacolo spaziale.


Fonte: corriere.it

E' pericoloso anche fare una passeggiata se è per questo xD ma comunque gli astronauti sono al corrente di tutti i rischi!

Prendendo tutte le dovute precauzioni si xD

Beh per i primi 15 secondi puoi resistere ma successivamente il corpo inizia a gonfiarsi lentamente...

leggi qua:

Negli anni '50, per sperimentare i possibili effetti causati ad un corpo umano che si trovasse nello spazio aperto (ossia in mancanza di atmosfera) senza indossare una tuta protettiva, sono stati condotti alcuni esperimenti in campane da vuoto con animali, ed è anche noto che negli anni '60 alla NASA, per un errore, un tecnico finì per circa 15 secondi a pressione ridotta in una campana da vuoto. A quanto se ne sa, entro 15 secondi di permanenza non si ha alcun danno irreversibile. Il suddetto tecnico riferì di aver sentito l'aria fuoriuscire da occhi, bocca, ecc... finché non perse i sensi, a causa della mancanza di ossigeno, ma ristabilita la pressione riprese i sensi e non ebbe alcuna conseguenza.

Il corpo umano, a causa dell'effetto contenitivo della pelle e dei tessuti, benché abbia una pressione interna di circa 1 atmosfera, non esplode affatto. Dopo alcuni secondi comincia lentamente a gonfiarsi, a causa della formazione di vapore acqueo nei tessuti molli e nel sangue, ma la morte sopraggiunge molto prima per mancanza d'ossigeno. In ogni modo, anche se il soggetto riuscisse a sopportare la mancanza di ossigeno per più di 30 secondi, trascorso questo tempo il sangue, saturato di gas, farebbe perdere efficienza al cuore e si avrebbe rapidamente un collasso circolatorio. Oltre a ciò, i gas fuoriuscenti dal corpo ne sottraggono rapidamente il calore. Sembra comunque non sia consigliabile trattenere il respiro, come sott'acqua, perché può danneggiare i polmoni: non c'è da impedire che l'acqua vi entri, semplicemente non c'è nulla da respirare.

Per concludere, sembra che la scena di "2001 Odissea nello spazio" sia piuttosto realistica e un essere umano che restasse nello spazio senza tuta per alcuni secondi non avrebbe alcuna conseguenza. Nei pochi secondi di coscienza potrebbe anzi adoperarsi per rientrare nell'astronave. I danni principali sarebbero le scottature alla pelle, per l'esposizione alla radiazione solare senza lo schermo atmosferico o della tuta.

Di niente